Fare prevenzione significa riconoscere i rischi e identificare la malattia più precocemente possibile
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Visite Periodiche: quando, come e con chi
È fondamentale conoscere bene il proprio sistema visivo e valutare di volta in volta la salute dell’occhio, seguendo protocolli di prevenzione specifici delle età. La scelta degli occhiali, delle lenti e degli ausili va fatta con cura rivolgendosi a professionisti qualificati, per una migliore qualità della visione e comfort visivo.
È importante indossare gli occhiali, se prescritti per il proprio difetto visivo, per non sforzare la vista inutilmente e per non esporsi al rischio di aggravamento. In particolare in attività intense e che richiedono attenzione come la guida, l’uso del computer e della televisione si consiglia l’uso degli occhiali appropriati. La correzione del difetto visivo va individuata con un professionista della visione.
Le lenti a contatto richiedono una buona gestione igienica ed una corretta alternanza con gli occhiali per l’ossigenazione della superficie oculare. Si raccomanda di osservare il periodo di durata delle lenti, garantire la corretta umidità della superficie oculare utilizzando lacrime artificiali e sottoporsi ad una periodica valutazione presso i professionisti della visione.
Dopo i 40 anni è importante effettuare visite di controllo per verificare il calo della vista, soprattutto per la lettura e le attività da vicino, ma anche iniziare un percorso di prevenzione al fine di rilevare i parametri di salute dell’occhio (pressione oculare, visita del fondo, campo visivo). I primi segni di allarme per le possibili patologie della terza età compaiono già a 50 anni. Una visita medica ogni 5 anni è indicata come gesto responsabile di cura della vista.
La prima visita oculistica è suggerita ai bambini in età prescolare.
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Oculista
È il medico specializzato in oftalmologia che si occupa di prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie dell’occhio e dell’apparato visivo. È abilitato ad eseguire indagini diagnostiche e interventi chirurgici sul bulbo oculare, prescrivere lenti oftalmiche e cure specializzate.
La visita oculistica di base si svolge prima con un esame esterno degli occhi, della funzionalità pupillare e motilità dei muscoli esterni dell’occhio, poi vengono eseguiti i test oftalmologici sulla funzionalità della vista, infine si misura la pressione interna degli occhi (tonometria) ed effettua l’esame del fondo oculare.
Una visita dal medico oculista è opportuna per valutare parametri come la pressione oculare, il fondo dell’occhio ed il campo visivo, rilevando periodicamente segnali di rischio.
Ottico optometrista
L’ottico specializzato in optometria può effettuare l’esame della vista rilevando l’acutezza visiva – la capacità di mettere a fuoco e distinguere oggetti alle diverse distanze – e misurare il potere ottico delle lenti già in uso.
Oltre che nella costruzione dell’occhiale potrà dare assistenza nell’applicare lenti a contatto o nell’uso delle lenti multifocali. Rivolgendosi all’ottico Optometrista i difetti di rifrazione della vista fragile potranno essere corretti con lenti ottiche della opportuna curvatura, prescrivendo gli occhiali o le lenti a contatto.
Ortottista
E’ il professionista sanitario specializzato in prevenzione, valutazione e riabilitazione dei disturbi visivi: può effettuare tutti gli esami specifici per l’acutezza visiva e valutare la presenza di anomalie a carico dell’apparato neuromuscolare dell’occhio.
L’Ortottista, oltre a effettuare gli esami della vista ed individuare la giusta correzione, è specializzato nella riabilitazione ed assistenza al paziente per l’uso degli ausili e delle lenti.
Condurre uno stile di vita sano
“È fondamentale seguire un’alimentazione corretta e varia (con frutta, verdure e pesce), praticare quotidianamente almeno mezz’ora di attività fisica, evitare sostanze tossiche per l’organismo (come il fumo), evitare un’eccessiva esposizione ai raggi solari senza proteggersi con occhiali scuri dotati di filtri a norma di legge”. (Agenzia Italiana Prevenzione Cecità IAPB)
Benessere della persona: bere molta acqua ed una alimentazione ricca di vitamine (presenti nella frutta, verdura e noci), di omega-3 e omega-6 (contenuti nel pesce), insieme a attività fisica e all’aria aperta favoriscono il metabolismo e sono responsabili del buon funzionamento dell’occhio e del sistema nervoso, riducendo i fattori di rischio individuali. Il fumo inoltre oltre a essere fastidioso per la superficie oculare, causa disturbi circolatori correlati con malattie oculari importanti come le maculopatie. Una corretta igiene e l’attenzione a non toccarsi gli occhi con le mani sporche prevengono infezioni superficiali dell’occhio e delle palpebre.
Attenzione all’ambiente: la superficie oculare è sensibile alle polveri e agli agenti esterni, in particolare nei soggetti allergici, è consigliato evitare il contatto con corpi estranei. Le infezioni possono avere origine virale, allergica, batterica. Nel caso si presenti arrossamento o bruciore è importante sciacquare abbondantemente con acqua fredda. Qualora l’arrossamento persistesse contattare il medico oculista ed evitare rimedi fai da te.
Gli occhi vanno protetti anche sul luogo di lavoro, in particolare se si maneggiano sostanze pericolose, e nello svolgimento degli sport per evitare traumi. Gli studi di ergonomia hanno approfondito la qualità ottimale della luce negli ambienti e della provenienza dell’illuminazione artificiale e naturale, per non avere riflessi o abbagliamento, per il comfort di chi legge, studia o lavora.
Proteggersi dal sole: tutti sanno che fissare il sole può causare danni irrimediabili all’occhio ma la luce ultravioletta raggiunge la superficie oculare quotidianamente e richiede una corretta protezione, sopprattutto laddove sia molto intensa, in situazioni di riverbero, come al mare e in montagna. Indossare occhiali da sole capaci di filtrare efficacemente le onde luce, usare cappelli con tese larghe e non esporsi eccessivamente sono comportamenti responsabili. Un’azione preventiva dagli effetti dannosi dei raggi ultravioletti viene fornita anche dalle vitamine antiossidanti C ed E, dai carotenoidi (luteina e zeaxantina) e dallo zinco.