Nell’uso dei videoterminali sono attivate le funzioni della visione da vicino: acuità visiva, accomodazione e adattamento all’illuminazione ambientale. Il comfort visivo è condizionato dalle capacità visive del soggetto ma anche dalle caratteristiche della sorgente, cioè dall’intensità luminosa e dalla regolazione del contrasto del monitor.
Un uso scorretto e prolungato dei videoterminali comporta affaticamento visivo e può portare alla cosiddetta sindrome astenopica occupazionale, un insieme di sintomi principalmente oculari e visivi, di natura transitoria. I più frequenti problemi irritativi sono iperemia congiuntivale, bruciore, lacrimazione, prurito e pesantezza dei bulbi oculari. Per quanto riguarda gli aspetti visivi si possono verificare fotofobia, visione sfuocata o doppia e miopizzazione transitoria. Disturbi che generalmente si riducono in un massimo di 15 minuti dalla interruzione delle attività davanti al monitor.
A tali sintomi possono aggiungersi anche quelli di carattere generale, non direttamente connessi alla sistema visivo, quali cefalea, nausea e stato di tensione.
E’ importante considerare il miglioramento del comfort visivo soggettivo, per il benessere personale ma anche della sua produttività.
Le cause della sindrome da videoterminale possono essere imputate a malfunzionamenti o regolazioni non corrette dello schermo, alle condizioni di illuminazione ambientale, ovvero alla postura del soggetto o difetti di refrazione non correttamente compensati.
Per quanto riguarda il videoterminale: uno sfarfallio del monitor o un’instabilità dell’immagine sono i fattori che inducono rapidamente affaticamento visivo, insieme all’utilizzo di un livello di contrasto troppo basso o eccessivo. I moderni monitor permettono di configurare lo schermo in maniera appropriata, riducendo al minimo i disagi indotti da luminosità e contrasto inadeguati.
Controlla inoltre regolarmente la vista e l’adeguatezza della correzione nelle lenti tuoi occhiali.
Conviene utilizzare sempre lenti antiriflesso per ridurre la perdita di luminosità e nel caso si adottino filtri colorati per migliorare il contrasto, sarà necessario scegliere tonalità piuttosto chiare.
Inoltre la centratura della lente deve essere fatta in relazione alla distanza di lavoro: anche se il lavoro al videoterminale coinvolge le visione da vicino, generalmente lo schermo è posto a distanza maggiore (60-80 cm) rispetto a quelle che vengono solitamente considerate per la lettura (30-40 cm).
Per un massimo comfort nel lavoro al videoterminale gli occhiali dovranno essere centrati e utilizzati specificamente per tale tipo di attività.
Chi è presbite e trova difficoltà nel lavoro d’ufficio a mettere a fuoco alle diverse (tastiera, monitor, documentazione cartacea, …), spesso si trova a disagio con le normali lenti multifocali a causa di distorsioni nell’immagine del video. Lenti progressive per vicino-intermedio aumentano le dimensioni della zona funzionale per la visione del monitor, riducendo invece la funzione da lontano (max 2-4 m.).
Anche l’utilizzo di lenti a contatto per la compensazione di difetti rifrattivi per chi lavora davanti al monitor va valutata con attenzione. L’attività prolungata al videoterminale comporta deterioramento del film lacrimale, dovuta una riduzione dell’ammiccamento e un aumento dell’esposizione della superficie oculare.
Conosci le regole per una ottimale impostazione del lavoro al videterminale? Ergonomia e comfort visivo