Chiara ha 43 anni e da 20 anni ha la Stargardt, maculopatia ereditaria che l’ha resa ipovedente da entrambi gli occhi.<br />Gli ausili che ha trovato con l’esperto Vista Fragile la aiutano sul lavoro e in famiglia.
La soluzione che ha trovato Chiara riguarda prima di tutto gli occhiali da lettura ipercorrettivi: “vedevo le cose con la lente al lavoro, ora riesco a vedere anche il testo in piccolo e sottolineare“, utilizzando il residuo visivo binoculare e con un ausilio indossabile che appare più comodo e meno “imbarazzante” rispetto alla lente di ingrandimento manuale.
“Sono a mio agio” continua Chiara “perchè gli occhiali sono comodi per leggere insieme ai miei bambini o anche guardare il cellulare sull’autobus”.
Per la visione da lontano sta usando un occhiale con le lenti prismatiche ingrandenti che portano lo sguardo in posizione primaria e nel suo caso hanno dato un miglioramento nella capacità visiva da 1/30 a 3/10, nove volte più efficace di quanto raggiunto con la correzione refrattiva.
Stabilizzando la fissazione eccentrica extrafoveale e sfruttando al meglio la binocularità con una maggiore profondità di campo. Chiara aveva già sostenuto un percorso di riabilitazione per ricercare il punto di fissazione nell’occhio migliore.
Il suggerimento per chi si trova nella stessa condizione? “mi hanno detto che queste lenti non funzionano su tutti quelli che hanno una maculopatia, ma vale la pena tentare“.
Chiara si è rivolta al Centro Vista Fragile della sua provincia ed ha trovato nuovi ausili per il quotidiano.