La mia vista è preziosa e fragile e io per primo posso e devo prendermi cura di lei.
IL MIO STILE DI VITA La prima cosa che posso fare è prendermi cura della mia vista e iniziare un responsabile percorso di prevenzione. Posso farlo tutti i giorni: posso seguire un’alimentazione corretta e varia (frutta, verdure e pesce), posso fare attività fisica, posso proteggere la mia vista dal sole con occhiali a protezione retinica, posso evitare sostanze tossiche per l’organismo (come alcol e fumo). E’ un mio impegno informarmi e mantenere un contatto con gli esperti in vista fragile.
SCREENING E DIAGNOSI Sono consapevole che dopo i 40 anni è importante effettuare visite di controllo della vista. I primi segni di allarme per le patologie degenerative legate all’età, infatti, compaiono anche prima dei 50 anni: una diagnosi precoce e tempestiva può salvare la qualità della mia vita. Mi affido agli esperti della vista, regolarmente vado dal medico oculista.
CURA E CHIRURGIA Di fronte alla diagnosi di una patologia oculare è possibile che il medico mi prescriva una cura o mi proponga un intervento chirurgico. Quando ricevo la prescrizione di una terapia o di un intervento, sarà mia cura seguire con scrupolo e precisione le indicazioni del medico oculista, assicurandomi di aver compreso tutte le informazioni: benefici attesi e possibili rischi, conseguenze e tempi di recupero. Di fronte a segnali di sofferenza, infezione o peggioramento improvviso, devo contattare immediatamente il mio medico.
LE SOLUZIONI PER LA VISTA: STRUMENTI E AUSILI Gli occhiali sono la prima soluzione per chi ha problemi alla vista nella vita quotidiana. Anche quando i problemi visivi “si fanno più seri”, valuto la possibilità di utilizzare “occhiali speciali”, appositamente studiati per migliorare la visione in presenza di patologie oculari e in situazioni degenerative come le maculopatie. Scelgo lenti e ausili rivolgendomi a professionisti qualificati, che mi aiutano a sostenere la migliore qualità e comfort della visione.
E’ importante indossare gli occhiali che mi sono prescritti per sfruttare e proteggere il residuo visivo, per non sforzare la vista inutilmente e per non espormi al rischio di aggravamento, in particolare per attività intense come la guida, l’uso del computer e le attività all’aperto. Dove gli occhiali non bastano un professionista della visione potrà suggerire ausili speciali e riabilitazione per l’ipovisione.