La riabilitazione con biofeedback porta ad un miglioramento della visione del paziente con degenerazione maculare, generalmente con un aumento significativo di tutte le funzioni studiate: acuità visiva, sensibilità al contrasto e stabilità di fissazione.
La ricerca attualmente in corso e la letteratura confermano l’utilità e le capacità riabilitative del biofeedback, esercizio condotto al microperimetro dove la percezione del suono incrementa l’attenzione conscia del paziente e l’aumento di attenzione aiuta il cervello a memorizzare la nuova area di fissazione. Questa tecnica permette al soggetto di ottimizzare le proprie capacità residue.
In relazione alla ampiezza dello scotoma, quindi più è lontano il PRL da riabilitare dalla fovea, risulterà più difficile la riabilitazione e saranno quindi indispensabili un numero maggiore di sedute per arrivare al risultato desiderato.
Il piano riabilitativo dovrà essere presentato e discusso con il paziente, dove la motivazione e applicazione al compito sono fondamentali.