E’ fondamentale uno screening di massa per individuare le 500mila persone in Italia con il glaucoma e che non sanno di avere questa malattia.
I soggetti più a rischio hanno un’età compresa tra i 40 e i 60 anni, epoca nella quale più frequentemente la malattia comincia a determinare danni, e i primi segnali possono essere una visione offuscata, la percezione di aloni luminosi e un senso di pesantezza attorno agli occhi.
Questa raccomandazione dalla Società Oftalmologica Italiana per contrastare una delle più diffuse patologie visive che in maniera lenta e progressiva ruba il campo visivo portando alla cecità. Gli oculisti dichiarano grandi passi in avanti nella cura del glaucoma: dal punto di vista diagnostico, nella possibilità di stabilizzare la malattia e dal punto di vista terapeutico, con le nuove metodologie chirurgiche e parachirurgiche (i laser).
La famacologia sviluppa nuove molecole per il controllo della pressione intraoculare ma anche per la neuroprotezione: il glaucoma è caratterizzato da un’alterazione a carico del nervo ottico, quindi gli obiettivi sono l’abbassamento della pressione oculare, ma anche la neuroprotezione delle cellule nervose visive.
(Ag. Dire)