Un team di ricercatori della Columbia University (Usa) ha pubblicato sulla versione online della testata dell’Accademia Americana di Oftalmologia, Ophthalmology, un trattamento pionieristico per la retinite pigmentosa, basato sulla cosiddetta “tecnica CRISP”.
Lo studio, che ha attualmente superato la fase di testing su cavie da laboratorio, si basa sulla sostituzione di sequenze difettose del DNA per il rallentamento della degenerazione delle cellule nervose, alla base della forma autosomica dominante di retinite pigmentosa.
La novità, rispetto ad altri studi sull’applicazione della tecnica CRISP a patologie retiniche, è che mentre i precedenti si basavano su criteri meno oggettivi di misurazione, in quest’ultima ricerca il Dottor Stephen H. Tsang, alla guida del team di ricercatori, si è avvalso dell’elettroretinografia (ERG) per dimostrare in modo oggettivo il rallentamento della degenerazione retinica nelle cavie trattate rispetto alle altre.