La visione periferica subisce una ricca fenomenologia di illusioni che solo in parte fanno riferimento agli stimoli raccolti e in parte alla ricostuzione della realtà. Uno studio pubblicato su Psychological Science dall’Università di Amsterdam
dimostra che l’osservatore percepisce gli stimoli periferici cambiare illusoriamente per allinearsi uniformemente alla visione centrale. Queste illusioni di uniformità sono fonte di una ricca esperienza di visone periferica e riprodotte nelle diverse funzioni visive: forme, movimento, luminanza, orientamento. Vedi tutte le simulazioni su www.uniformillusion.com
Restando a occhi spalancati per un lungo tempo, osservando il centro dell’immagine la nostra percezione periferica si deteriora e si allinea alla visione centrale. Piuttosto che lasciare le informazioni incomplete interviene un fenomeno interpretativo che riempe i vuoti con attendibili ipotesi, proponendo l’illusione di uniformità della superficie rispetto alle informazioni centrali.
Così l’illusione diventa più forte e le informazioni periferiche si perdono, a meno che non rompiate il fenomeno battendo le palpebre o con piccoli movimenti dell’occhio che riportano temporaneamente attenzione alle informazioni periferiche.
Il motivo di questa illusione ottica, del suo svanire e rinforzarsi, non è del tutto chiaro ma viene attribuito prevalentemente ad una codifica predittiva del nostro cervello del campo di osservazione (predictive coding).
Marte Otten, Yair Pinto, Chris L. E. Paffen, Anil K. Seth, Ryota Kanai The Uniformity Illusion: Central Stimuli Can Determine Peripheral Perception Psychological Science 1–13, 2016